Nuova Riveduta:

1Corinzi 7:15

Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono obbligati a continuare a stare insieme; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace;

C.E.I.:

1Corinzi 7:15

Ma se il non credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha chiamati alla pace!

Nuova Diodati:

1Corinzi 7:15

Se il non credente si separa, si separi pure; in tal caso il fratello o la sorella non sono più obbligati; ma Dio ci ha chiamati alla pace.

Riveduta 2020:

1Corinzi 7:15

Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono vincolati, ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace,

La Parola è Vita:

1Corinzi 7:15

Però, se il coniuge non credente si vuole separare, si separi pure. In questo caso il credente, marito o moglie che sia, non deve costringere l'altro a rimanere, perché Dio vuole che i suoi figli vivano in pace e armonia.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Corinzi 7:15

Però, se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono vincolati; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace;

Ricciotti:

1Corinzi 7:15

Se poi il non credente si separa, si separi pure; non ha da rimaner schiavo il fratello o la sorella in cose siffatte; e alla pace ci ha chiamati Iddio;

Tintori:

1Corinzi 7:15

Se poi il non credente si vuol separare, si separi pure, ma in questo caso il fratello o la sorella non restano vincolati, avendoci Dio chiamati alla pace.

Martini:

1Corinzi 7:15

Che se l'infedele si separa, sia separato: imperocché non soggiace a servitù il fratello, o la sorella in tal caso: Iddio però ci ha chiamati alla pace.

Diodati:

1Corinzi 7:15

Che se l'infedele si separa, separisi; in tal caso il fratello, o la sorella, non son sottoposti a servitù; ma Iddio ci ha chiamati a pace.

Commentario abbreviato:

1Corinzi 7:15

10 Versetti 10-16

L'uomo e la moglie non devono separarsi per nessun'altra causa che non sia quella consentita da Cristo. Il divorzio, a quel tempo, era molto comune sia tra i Giudei che tra i Gentili, con pretesti molto futili. Il matrimonio è un'istituzione divina ed è un impegno per tutta la vita, per volere di Dio. Siamo tenuti, per quanto è in noi, a vivere in pace con tutti gli uomini, Rom 12:18, quindi a promuovere la pace e il benessere dei nostri parenti più stretti, anche se non credenti. Chi è sposato dovrebbe impegnarsi e studiare per rendere gli uni e gli altri il più agevoli e felici possibile. Un cristiano dovrebbe abbandonare un marito o una moglie, quando c'è l'opportunità di dare la massima prova di amore? Rimani e lavora di cuore per la conversione del tuo parente. In ogni stato e relazione il Signore ci ha chiamati alla pace; e si dovrebbe fare tutto il possibile per promuovere l'armonia, per quanto lo permettano la verità e la santità.

Riferimenti incrociati:

1Corinzi 7:15

Mat 12:50; Giac 2:15
1Co 14:33; Rom 12:18; 14:19; 2Co 13:11; Ga 5:22; Eb 12:14; Giac 3:17,18

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